Un pubblico attento e composto ha seguito i lavori dello ZEN meeting 2018, evento giunto alla sua 5^ edizione che non ha deluso le pur alte aspettative dei convenuti. Non era scontato infatti, che le modifiche apportate quest’anno al format e gli argomenti trattati, trovassero un ricontro positivo da parte dei nuovi partecipanti.
Gli argomenti impegnativi, i relatori disponibili a condividere la loro esperienza, i dibattiti alla fine di ogni presentazione , hanno reso, come sempre, il giusto contributo all‘evento, che attualmente resta un unicum nel suo genere.
Anche quest‘anno, sulla scorta del successo dello scorso anno, la manifestazione è stata aperta al contributo da parte di relatori esterni attraverso un partecipatissimo Call for Papers indetto nella tarda primavera del 2018, che ha permesso di portare a 15 il numero degli interventi in programma.
La breve introduzione fatta dal presidente ing. Marco Filippi, riallacciandosi alla storia dell’evento e ai motivi per il quale è nato, ha focalizzato la necessità da parte dei professionisti di oggi di crescere attraverso lo scambio di esperienze ( positive e non ) e approfondimenti, con colleghi che operano quotidianamente come loro.
I contenuti del convegno sono stati pertinenti alla efficienza energetica degli edifici, che trascende da qualsiasi protocollo o metodologia di calcolo, ma non hanno escluso a priori approfondimenti legati a problemi inerenti la buona pratica della libera professione, aprendo di fatto le porte anche ad argomenti non strettamente legati all‘energia.
L‘edizione 2018 si è aperta venerdì 19 presso la sede del CNA di Parma (Pr) che gentilmente ha reso disponibile la sala convegni per l‘evento.
Il primo relatore Mirko Taglietti ha aperto i lavori con un intervento volto a evidenziare come carenze costruttive negli edifici in legno possano portare a seri problemi nella durabilità della costruzione. A seguire l‘intervento dell‘arch. Ettore Pedrini ha fatto il focus sulla progettazione e gestione degli impianti ACS in edifici a bassissimo consumo energico , dove le potenze e consumi risultano di gran lunga superiori a quelli della climatizzazione. L‘ing Mirko Giuntini e l‘ing Samuela Ghiselli , nuovi partecipanti attraverso il Call for Papers, hanno trattato l‘illuminazione naturale e l‘importanza del parametro ammettenza nel regime estivo nelle strutture degli edifici, mentre l‘ing. Marco Filippi , certificatore Passivhaus, ha effettuato precisazioni circa novità e modalità di richiesta per la certficazione PHI.
Quindi ecco la novità di quest‘anno : brevi relazioni della durata di 5 minuti, dove il relatore deve esporre il proprio intervento utilizzando solo 5 slide. Gli interventi del geom Alessandro Merigo, arch Massimo Cleva e arch. Davide Reggiani hanno illustrato brevemente, ma in maniera esaustiva, argomenti inerenti la comunicazione con il cliente, dettagli per strutture in legno e ottimizzazione di isolamenti della platea di fondazione.
Nel pomeriggio si sono susseguiti gli interventi dell‘ing Enzo Cattarina con la presentazione dei riscontri positivi in merito ad un monitoraggio di un edificio a bassissimo consumo energetico, dell‘arch. Enrico Bonilauri , in videoconferenza da Pittsburg (U.S.A.) , che ha messo in guardia sull‘alta probabilità di raccogliere dati inutili durante i monitoraggi, dell‘arch. Roberto Annetti, anche lui in videoconferenza dagli uffici del Passivhaus Institut di Darmstadt, dove ha presentato una simulazione di intervento di riqualificazione su di un edificio vincolato a Milano, dell‘arch. Martino Roatta, geom. Alberto Tarif, e arch Enrico Baschieri (con una breve relazione ) che hanno esposto possibili soluzioni e problematiche sul dimensionamento di impianti per edifici a basso consumo .
A concludere le brevi relazioni dell‘arch. Raffaele Ghillani e Mirko Taglietti che hanno esposto rispettivamente due interventi di riqualificazione energetica standard EnerPHit e un esempio di una palazzina unifamigliare certificata Minergie.
Al termine di questi interventi è seguito un lungo dibattito di circa un‘oretta dove si sono approfonditi alcuni temi trattati durante la giornata al quale è seguita la cena.
Nella giornata del 20 ottobre invece si è proceduto alla visita del complesso scolastico del Comune di Collecchio (Pr), dove l‘arch. Raffaele Ghillani ha esposto in maniera esaustiva il bellissimo l‘intervento di recupero, sia energetico che estetico, degli edifici calcolato con standard EnerPHit del Passivhaus Institut.
Per ogni partecipante è stato un evento ricco di spunti di approfondimento che starà a lui coltivare affinché diano frutto.